IL PIANO ANIMICO
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IL PIANO ANIMICO
IL PIANO ANIMICO
Tale piano costituisce una zona intermedia tra i piani inferiori e quelli superiori. È qui che il Sé Superiore si trova per lo più, ed è qui che un'anima sceglie la sua prossima reincarnazione. La luce bianca, spesso descritta da chi ha sperimentato la quasi-morte, è in realtà il Sé Superiore che accompagna l'anima al piano dello spirito. In quest'area possono essere presenti anche Maestri e Guide, nonché i propri cari defunti. Le comunicazioni avvengono telepaticamente e non vi sono segreti. Qualunque entità può letteralmente leggere nella vostra mente, tanto è manifesta la verità nella sua forma più autentica. Qui vi saranno mostrati frammenti della vostra più recente incarnazione, insieme con diversi altri delle vostre vite passate, e le possibili vite future. Lo spirito vi guida e il Sé Superiore spesso vi consiglierà, ma la prossima esistenza è sempre una vostra scelta. L'anima ha sempre una volontà libera. Se siete morti coscientemente, vi sono tre scelte possibili:
• Potete ascendere ai piani superiori per unirvi a Dio.
• Potete restare sui cinque piani inferiori come guida spirituale.
• Se non avete reso l'anima del tutto perfetta, dovete reincarnarvi. Si tratterà di una rinascita cosciente e la vostra nuova esistenza sarà di gran lunga più soddisfacente. Serberete la memoria delle vostre vite passate.
LA MORTE COSCIENTE CONTRAPPOSTA ALLA MORTE INCONSCIA
Si è parlato di esperienza di quasi-morte (NDE), ma, per il nostro attuale proposito, riferiamoci ad essa come alla morte inconscia. La principale differenza tra la NDE e la morte vera e propria consiste nel fatto che, nel primo caso, chi vi è passato sopravvive per raccontarla. Le NDE sono una reale forma di morte, ma soltanto per un breve periodo. In questo lasso di tempo non vi è alcun collegamento tra il subconscio e il Sé Superiore. Questa relazione di continuità, così importante per la morte cosciente, manca completamente. Proprio per questa ragione parliamo della NDE come di morte inconscia. Le NDE rappresentano un genere di esperienze extracorporee (OBE). Le altre forme di OBE non richiedono la morte fisica per un breve periodo. L'ipnosi del corridore, i sogni e gli stati di vaneggiamento, le condizioni provocate dall'uso di droghe e la reazione mentale a situazioni estremamente stressanti sono normali esempi di OBE. Tutte le OBE sono assolutamente innocue. È soltanto la NDE che può concludersi con la reale morte fisica. Si fa riferimento a questi stati anche come a condizioni alterate della coscienza (ASC). Riferendomi alla morte cosciente, usiamo l'espressione di esperienza extracorporea cosciente (COBE). Sia la morte inconscia che quella cosciente comportano l'entrata dell'anima in una luce bianca che l'accompagna al piano dello spirito. Solo nelle NDE si parla dell'entrata in tale luce. Questa rappresenta il vostro Sé Superiore, e soltanto unendovi ad esso riuscirete a morire coscientemente. In entrambe le forme di transizione, tutte le volte che un'anima trapassata entra in questa luce bianca, sul piano fisico cessa il lutto dei congiunti.
Tale piano costituisce una zona intermedia tra i piani inferiori e quelli superiori. È qui che il Sé Superiore si trova per lo più, ed è qui che un'anima sceglie la sua prossima reincarnazione. La luce bianca, spesso descritta da chi ha sperimentato la quasi-morte, è in realtà il Sé Superiore che accompagna l'anima al piano dello spirito. In quest'area possono essere presenti anche Maestri e Guide, nonché i propri cari defunti. Le comunicazioni avvengono telepaticamente e non vi sono segreti. Qualunque entità può letteralmente leggere nella vostra mente, tanto è manifesta la verità nella sua forma più autentica. Qui vi saranno mostrati frammenti della vostra più recente incarnazione, insieme con diversi altri delle vostre vite passate, e le possibili vite future. Lo spirito vi guida e il Sé Superiore spesso vi consiglierà, ma la prossima esistenza è sempre una vostra scelta. L'anima ha sempre una volontà libera. Se siete morti coscientemente, vi sono tre scelte possibili:
• Potete ascendere ai piani superiori per unirvi a Dio.
• Potete restare sui cinque piani inferiori come guida spirituale.
• Se non avete reso l'anima del tutto perfetta, dovete reincarnarvi. Si tratterà di una rinascita cosciente e la vostra nuova esistenza sarà di gran lunga più soddisfacente. Serberete la memoria delle vostre vite passate.
LA MORTE COSCIENTE CONTRAPPOSTA ALLA MORTE INCONSCIA
Si è parlato di esperienza di quasi-morte (NDE), ma, per il nostro attuale proposito, riferiamoci ad essa come alla morte inconscia. La principale differenza tra la NDE e la morte vera e propria consiste nel fatto che, nel primo caso, chi vi è passato sopravvive per raccontarla. Le NDE sono una reale forma di morte, ma soltanto per un breve periodo. In questo lasso di tempo non vi è alcun collegamento tra il subconscio e il Sé Superiore. Questa relazione di continuità, così importante per la morte cosciente, manca completamente. Proprio per questa ragione parliamo della NDE come di morte inconscia. Le NDE rappresentano un genere di esperienze extracorporee (OBE). Le altre forme di OBE non richiedono la morte fisica per un breve periodo. L'ipnosi del corridore, i sogni e gli stati di vaneggiamento, le condizioni provocate dall'uso di droghe e la reazione mentale a situazioni estremamente stressanti sono normali esempi di OBE. Tutte le OBE sono assolutamente innocue. È soltanto la NDE che può concludersi con la reale morte fisica. Si fa riferimento a questi stati anche come a condizioni alterate della coscienza (ASC). Riferendomi alla morte cosciente, usiamo l'espressione di esperienza extracorporea cosciente (COBE). Sia la morte inconscia che quella cosciente comportano l'entrata dell'anima in una luce bianca che l'accompagna al piano dello spirito. Solo nelle NDE si parla dell'entrata in tale luce. Questa rappresenta il vostro Sé Superiore, e soltanto unendovi ad esso riuscirete a morire coscientemente. In entrambe le forme di transizione, tutte le volte che un'anima trapassata entra in questa luce bianca, sul piano fisico cessa il lutto dei congiunti.
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