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LUCE, TEMPO E RELATIVITA'

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Messaggio Da Admin Mer Dic 19, 2018 9:32 am

LUCE, TEMPO E RELATIVITA'
Testo di riferimento "La Fisica Dell'Anima"
Scritto da Fabio Marchesi


Cosè la luce? E' un fascio di fotoni, una quantità infinita di pacchettini, o quanti, di energia, che hanno la capacità di essere e manifestarsi a noi sia come onde sia come particelle, con una massa piccolissima ma capace di interagire come tale con altri corpi. Nella sua normale condizione di onda, il fotone dà origine a fenomeni molto difficili da comprendere. La sua velocità, (velocità della luce) e sempre 299.792 km al secondo, circa 1.080.000.000 km all'ora. Per capirci, un raggio di luce, in un secondo, percorre circa la stessa quantità di chilometri che serve per compiere oltre sette giri completi della Terra!
A tali velocità lo spazio e il tempo possono deformarsi,
dilatarsi e contrarsi fino ai limiti estremi possibili nella realtà spazio-temporale.
Quando si parla della realtà specificando "spaziotemporale" o  "spazio-tempo", e per prepararci all'idea di un'altra realtà priva di spazio e di tempo, precedente allo spazio-tempo.
Cerchiamo adesso di iniziare a comprendere il fatto che in realtà niente, nemmeno lo spazio-tempo, può essere lo stesso uguale per tutti. Cominciamo a convincerci anche che in realtà spazio e tempo sono la stessa cosa, il tempo non e altro che una successione di eventi, (spazio) allineati e successivi, tipo fotogrammi di un filmato per intenderci.
Lo spazio e il tempo, sino agli inizi del '900, si pensava fossero uguali per tutti, assolute, e nessuno avrebbe mai osato mettere in discussione questo. Einstein lo ha fatto, generando  un altro clamoroso terremoto nelle fondamenta di tutta la cultura  e conoscenza umana...(sempre il solito ribelle...;-))
Per un raggio di luce che può viaggiare nello spazio per miliardi dei nostri anni (a 299.729 km al secondo), il tempo è una   dimensione completamente diversa da quella in cui viviamo noi. Per noi un secondo corrisponde a un secondo, così come un'ora, un  anno, un secolo e un milione di anni hanno durate precise,
definite e misurabili. Ma in realtà sono relative a chi le misura. Il tempo ha velocità diverse quando viene misurato da chi  sta vivendo un'evento rispetto a qualcuno o qualcosa che si sta   muovendo a una certa velocità rispetto a detto evento, o in base alla gravità. Non solo la realtà, anche il suo scorrere nel tempo
dipende dall'osservatore, da chi "vive l'evento".
Che il tempo possa scorrere a velocità diverse non è una ipotesi poetica, filosofica, o legata all'interpretazione soggettiva, è dimostrato in modo scentifico ed inequivocabile.
 
(è stato rappresentato magistralmente nel film "Interstellar" di Nolan, un vero capolavoro, non di fantascienza ma di rappresentazione realistica di alcune delle più sensazionali scoperte sulla natura della realtà, come la relatività e la funzione d'onda di Schroedinger, ma anche molto altro...)

Altra cosa difficile da comprendere per noi "umani", per le nostre menti condizionate dalle esperienze sensoriali, è che un raggio di luce possa viaggiare per miliardi di anni nello spazio senza consumare la minima quantità di energia.
E comprensibile dato che per noi "vivere" e "muoversi" corrisponde sempre ad un consumo equivalente di energia o carburanti. Abbiamo visto prima, come queste cose piccole piccole
che costituiscono quella che noi chiamiamo realtà sono capaci  di    comportamenti strabilianti, tra cui quello di essere onde in auto-risonanza, che possono esistere per l'eternità senza togliere o "consumare" energia alla realtà in cui si manifestano.  Ma possono anche esistere a livello "potenziale" per manifestarsi solo nel presente di quella che per noi è la realtà quando interagiamo con loro. Come se quella che per la nostra mente  razionale è l'eternità si manifestasse tutta in ogni presente della realtà. "Un passato", o "il passato", allora non esiste, esiste solo il presente, che rapidissimamente si crea e si annulla per dare vita al presente successivo in quello che per noi è il "tempo".

Fabio Marchesi a questo punto scrive:

("SI, lo so, questa è "roba forte", ma per divenire consapevoli della fisica dell'Anima e trarne i massimi vantaggi e benefici, questo è ancora  niente, siamo solo all'inizio...")

Direi che non ha torto, ma vale la pena approfondire, quello che e possibile ottenere da tutto questo vale la fatica di "prenderne coscienza"

"In ogni presente coesistono tutti i passati possibili"
Feynman  (padre dell'elettrodinamica quantistica, premio Nobel per la fisica nel 1965)


Torniamo alla luce , consideriamo che quello che, per noi che siamo su questo pianeta, potrebbe essere un milione di anni, per un raggio di luce(che viaggia alla sua velocità di circa
300.000 km al secondo) può corrispondere a frazioni infinitesimali di un nostro secondo.
Le relazioni classiche che esistono tra velocità, spazio e tempo  sono note. Per percorrere cento chilometri alla velocità di 50 km/h, possiamo calcolare facilmente che ci servono due ore. Queste relazioni sono valide e prevedibili quando le velocità in gioco sono quelle che il nostro corpo può vivere e i nostri sensi percepire. Ma se un  raggio di luce vuole sapere in quanto tempo   potrà percorrere 10 miliardi di chilometri viaggiando alla sua velocità di circa 300.000 km al secondo, ebbene, per noi, che  rispetto al raggio di luce siamo fermi, il tempo necessario sarà di circa 5 ore e 50 minuti; ma per il raggio di luce, invece, questo tempo può essere una irrilevante infinitesima frazione di secondo, che si manifesterà solo quando finirà la sua corsa come  onda per, forse, trasformarsi, interagendo con qualcosa, in particella.

"Quando l'Anima(che non ha spazio e non ha tempo)si manifesta nello spazio crea la materia. La materia nello spazio genera il tempo.Il tempo è un effetto della manifestazione dell'Anima in materia".

La Relatività ristretta viene in genere spiegata ricorrendo all'esempio del paradosso dei gemelli. Immagina due gemelli ventenni, di cui il primo è un astronauta che si imbarca su un'astronave per un viaggio su un pianeta distante 8 anni luce. Immagina che la tecnologia sia talmente avanzata da essere riuscita a costruire un'astronave capace di raggiungere una velocità rispetto a noi pari all'80% di quella della luce
(si dice 0,8 c), circa 240.000 km al secondo, 864 milioni di km all'ora (considera che nessuna astronave che abbia una massa potrà mai  raggiungere la velocità della luce, perché sarebbe  necessaria una quantità infinita di energia e la sua massa diverrebbe infinita). Dopo il viaggio, che tra andata e ritorno è durato 20 anni (dieci per andare e dieci per tornare),il gemello rimasto sulla Terra avrà 40 anni, mentre il gemello astronauta, al suo ritorno sulla Terra, avrà 32 anni, ben 8 anni di meno!
Mentre il gemello astronauta ha vissuto 12 dei suoi anni (il suo orologio ha segnato il tempo come l'orologio di suo fratello a terra), suo fratello a terra ha invece vissuto per 20 dei suoi anni. Nessuno si accorgerebbe della differenza se non  facendo il confronto finale.Se fosse stato possibile viaggiare alla velocità esatta della luce, il gemello astronauta sarebbe potuto ritornare dal suo viaggio ancora ventenne, mentre suo fratello sulla
Terra avrebbe compiuto 36 anni. Tutto ciò è calcolabile
matematicamente attraverso semplici formule.
Come tutto il resto, anche il tempo non è assoluto ma relativo. Assoluto è, forse, invece stato il Genio di Einstein, per riuscire ad accorgersi e spiegare all'umanità questo aspetto   sconfinante della realtà che ha chiamato Relatività. Insieme col principio di incertezza di  Heisenberg e la funzione d'onda di Schroedinger, la Relatività è più che sufficiente a far cancellare da tutti i vocabolari, come ultimi termini della preistoria umana, causa solo di conflitti, sia la parola "verità" sia la parola "impossibile". Soprattutto considerando che la relatività è stata stradimostrata attraverso sperimentazioni   rigorosissime (ultima conferma la recente rilevazione delle   onde gravitazionali) e su di essa si basa, ad esempio, il   funzionamento di tutti i rivelatori di posizione GPS.

"L'Anima non ha tempo. Il tempo è un effetto dello spazio, e ha  effetto solo sulla materia che si manifesta in esso".

Quando si ha a che fare con cose che non hanno massa, non ha alcun significato parlare di tempo. Il tempo subisce deformazioni anche per effetto della gravità, come in prossimità di un buco  nero. I buchi neri sono cose molto strane. Einstein ne aveva già previsto teoricamente l'esistenza, ma solo recentemente sembra  esserne stata dimostrata l'effettiva esistenza nell'Universo.
Un buco nero è caratterizzato da un'altissima densità, che si traduce in una fortissima forza gravitazionale. Nero perché nulla sembra poterne uscire, nemmeno la luce.
Un buco nero ha un campo gravitazionale così intenso da deformare lo spaziotempo, come nel caso di velocità altissime. Immaginiamo mandassimo una sonda a fare visita a questa creaturina bizzarra, una sonda che ci inviasse, ad esempio, un segnale ogni secondo.  Nell'avvicinarsi al buco nero i segnali comincerebbero ad arrivarci con un intervallo di tempo, tra l'uno e l'altro, sempre maggiore. Da un secondo a, via via, un minuto, un giorno, un  anno, cento anni e chissà fino a quando. In realtà l'orologio sulla sonda continuerebbe a funzionare benissimo per inviarci il suo segnale ogni secondo, ma la deformazione temporale farebbe sì che, quanto più la sonda si avvicina al buco nero, tanto più il nostro tempo non corrisponde al suo, fino al punto che, quando stesse per raggiungerne il centro,un suo secondo corrisponderebbe  alla nostra eternità.
Bene, adesso che sappiamo della relatività, proviamo a immaginare    una "cosa" che esiste ma non è esposta alla gravità, per la quale il tempo non esiste, che non ha massa e quindi neanche energia (per come viene comunemente intesa). Una cosa che non è né onda né particella, che non è quindi ne visibile né misurabile o rilevabile direttamente. Il fatto che non abbia tempo non significa che sia "ferma", come se osservassi una fotografia dove  tutto è immobile. Il fatto che per questa "cosa" il tempo non
esista significa semplicemente  che non ha il tempo, che non  vive nel nostro tempo: uno dei nostri secondi, dei nostri anni, o cento o  mille anni per "lei" possono essere la stessa cosa.
E una realtà senza spaziotempo, riusciamo a  immaginarla? Non   una realtà in cui il passato, il presente e il futuro coesistono     contemporaneamente (come se tutto il tempo fosse concentrato      simultaneamente in un immutabile presente). Il futuro, in particolare, non può esistere prima di manifestarsi in un presente, ma allora non è più futuro... Perché, ancora, anche in questo caso lo sforzo è immaginare qualcosa priva di tempo, una realtà in cui il tempo non esiste e non serve  perché tutto ciò che esiste in essa ha il proprio valore individuale assoluto, la propria vera essenza indipendente dal resto e dal contesto   (mentre nella realtà spaziotemporale   tutto è relativo) e per
questo anche senza tempo, ma che esistendo anche nella realtà  spaziotemporale, diventa in essa onnipresente  ed eterna.

Bene, abbiamo scoperto il Magico mondo dell'Anima!

La realtà spaziotemporale è il luogo dove noi possiamo vivere esperienze che, senza spaziotempo, semplicemente non potrebbero accadere. I seguenti sono punti chiave per prepararsi ad arrivare alla consapevolezza della propria Anima.

ENERGIA/MATERIA: ha spazio ha tempo REALTÀ SPAZIOTEMPORALE
                                                                                         INFORMAZIONE/PURA: non ha spazio non ha tempo REALTÀ NON  SPAZIOTEMPORALE

Lo spaziotempo è relativo. Tutto ciò che si manifesta come   corpo nello spaziotempo è relativo, ma tutto ciò che ha un corpo relativo nello spaziotempo relativo è, prima di tutto, Anima assoluta. Assoluta in quanto Identità pura che non dipende da niente e nessuno, oltre che da sé stessa, nemmeno dallo spaziotempo.
L'Anima non ha spaziotempo  perché non è fatta di materia:
è informazione pura non spaziotemporale.
La materia è la manifestazione dell'Anima nella realtà spaziotemporale.
Senza informazione pura, senza Anima, non vi è materia.
L'Anima di per sé non ha tempo, non ha né "prima né "dopo", per questo non può cambiare, non può evolvere, ma grazie a un corpo che si manifesta nella realtà spaziotemporale, l'Anima conquista la possibilità di cambiare, di evolvere, di compiere il suo scopo divenendo migliore. La materia serve all'Anima perché grazie a essa esiste lo spaziotempo, grazie allo spaziotempo esiste la possibilità di separazione, di temporaneità e di cambiamento, quindi di evoluzione.
Grazie a un Corpo più o meno temporaneo, l'Anima può vivere
esperienze nel tempo, grazie alle quali può cambiare, arricchirsi
di nuove informazioni pure, può quindi evolvere e contribuire all'evoluzione dell'Universo: delle realtà spaziotemporale e non spaziotemporale. Evolvere contribuendo a far Evolvere l'Universo.
È questo lo scopo, l'intento primario dell'Anima: Evolvere.
Il vero unico scopo della materia è quello di permettere all'Anima di evolvere.
Il vero, unico scopo del tuo corpo, della tua vita, delle tue esperienze, è quello di dare alla tua Anima la possibilità di evolvere. Tutto il resto sono dettagli.
Se sei felice, la tua Anima può evolvere.
Se sei infelice, perdi tempo tu e lo fai perdere ad altri.
L'unico tempo reale è il presente, né il passato né il futuro esistono come qualcosa di formato, in ogni presente coesistono tutti i passati e tutti i futuri possibili, ma mentre il passato  è astratto, non ha alcun valore se non quello che gli viene dato nel presente, il futuro è possibilismo puro, contiene ogni Intento, ogni Desiderio e ambizione che ognuno abbia mai  prodotto, nulla si perde, e tutte le possibilità coesistono in esso in stati sovrapposti fino a quando "collassano" nell'evento  presente che ognuno vive individualmente e collettivamente. Ogni  presente è generato dal futuro.
Il tempo sembra che scorra dal passato al futuro passando per il presente, invece arriva dal futuro e si annulla in ogni presente. A molti razionalisti piace credere che tutti i passati e tutti i futuri esistano già, parallelamente al presente, ma dipende da
cosa si intende con "esistere". Comunque non si può intervenire nel passato, perché è qualcosa di astratto e perché non   servirebbe a nulla cercare di farlo, si può invece intervenire nel presente per cambiare il futuro e nel futuro per cambiare il presente da appena prima che si manifesti.

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